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ESPLORIAMO LA NATURA

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Progetto "Esploriamo la Natura" di A.P.S.U.N.P.A. Esploriamo © 2025 - 
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28 giugno 2025 - Pantalica, alla scoperta del torrente Calcinara e della Grotta dei Pipistrelli

28 giugno 2025Livello di difficoltà: MEDIO (2/5)Distanza percorsa: circa 8 kmDislivello: 150mTipo di percorso: lineare su sentiero e in parte guadi e attraversamenti del torrente CalcinaraPer info e prenotazioni contattare il numero 3200496991Costo 20,00€La riserva di Pantalica permette di addentrarsi nella natura selvaggia del canyon con un sentiero molto panoramico che si snoda a fondo valle in una scoperta unica e continua. La natura ripariale che cresce indisturbata nasconde alcune peculiarità geologiche come grotte carsiche che oggi sono l'habitat ideale per i pipistrelli. E in un percorso unico e davvero avventuroso alla scoperta del Calcinara i suoni autentici della natura ci accompagnano in questo viaggio tra lo scorrere intenso delle acque azzurre e cristalline che creano straordinarie piscine naturali.Qui, tra le strette gole del Calcinara è custodita la maestosa grotta dei pipistrelli, la grotta carsica più grande di Pantalica, nonchè ecosistema tutelato per la protezione di questi delicati mammiferi, amanti delle grotte


24 Maggio - Conca del Salto, la cascata misteriosa degli Iblei

sabato 24 maggio 2025Livello di difficoltà: MEDIO (3/5)Durata del percorso: circa 7/8 kmTipo di percorso: percorso lineare su sentiero pietroso e su sentiero di bosco tracciatoDislivello: 50mInfo e prenotazioni: 3200496991Contributo: 20,00€Alle porte di Modica, tra le vallate degli Iblei si nasconde un canyon naturale noto come Cava Santa Maria. Il canyon, eroso dalle acque del torrente Fiumelato, custodisce tra le bianche pareti rocciose, la cascata di Conca del Salto.L'area naturalistica è un SIC, sito di interesse comunitario, per la presenta della meravigliosa cascata, una delle più alte degli Iblei; una grotta carsica alle spalle della cascata di interesse speleologico, inserita in una contesto geologico unico nel suo genere, e per la presenza di un ricco e florido habitat fluviale.L'ambiente ospita numerose specie vegetali e animali inserite in elenchi di specie protette. Troviamo infatti diverse antiche felci come Capel di Venere, che si sviluppa sulla nuda roccia a contatto con l'acqua del torrente e animali come il rospo smeraldino, il discoglosso, rospo bufo bufo, ma anche volpe, istrice e corvo imperiale. La grotta, uno dei numerosi esempi di carsismo ibleo, ospita specie mammiferi come i pipistrelli che nel periodo invernale scelgono quest'habitat per il loro letargo.Un'area ricca di biodiversità che va conosciuta, protetta e tutelata. L'escursione sarà un'avventura alla scoperta del canyon e della natura che lo popola ma anche un'attività didattico/scientifica durante la quale si andrà a valutare e controllare lo stato di salute dell'ambiente.


10 Maggio - Cascata di Catafurco nel cuore dei Nebrodi

Sabato 10 MaggioLivello di difficoltà: facile (1/5) Lunghezza percorso: 6/7 km Dislivello: 100 mTipo di percorso: lineareCosa portare: abbigliamento a strati, scarpe da trekking, cibo, 1,5 litri di acqua, calzini e scarpe di ricambio per un possibile guado sul torrente.Contributo: 20,00€ a personaNel suggestivo territorio del Parco Regionale dei Nebrodi si trova una delle più belle cascate della Sicilia, la cascata di Catafurco. Alta circa 30 metri la cascata si trova nel territorio di Galati di Mamertino al termine di un suggestivo sentiero naturalistico che attraversa le vallate dei Nebrodi, tra colline, maestose pareti rocciose e sorgenti d’acqua. Uno scenario lussureggiante fatto di boschi e montagne dove è possibile a volte avvistare i grandi rapaci dei Nebrodi dall’aquila reale al grifone. La cascata è generata dal torrente San Basilio e discende da altissime pareti rocciose modellate dalle acque. Il continuo scorrere del torrente ha creato alla base della cascata una cavità naturale chiamata Marmitta dei Giganti all'interno della quale è possibile immergersi nel periodo estivo e godere delle acque cristalline, a stretto contatto con la natura. In prossimità della cascata, nella Grotta delle Lacrime di Maria, si sviluppa una rara e preistorica specie vegetale, la petagna, specie ombrellifera endemica a rischio di estinzione che cresce in zone umide e ricche di acqua. Note: ESCURSIONE SCONSIGLIATA A CHI HA PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE


20 APRILE - Madonie: Piano Cervi tra daini e faggete

Domenica 20 aprileOrario: 10.30Livello di difficoltá: facile/medio 2/5Lunghezza percorso: 9/10 km totaliDislivello: leggera pendenza in salita si 150 mTipo di percorso: lineareContributo 20,00€Cosa portare: abbigliamento a strati, scarpe da trekking, pranzo al sacco, telo da pic nic, 1,5 litri di acqua, consigliato binocolo se si possiede o macchina fotograficaNel cuore delle Madonie, il secondo parco naturale nato in Sicilia, nonché geosito, si trova Piano Cervi. L’area naturalistica di immensa bellezza è in un contesto paesaggistico unico nel suo genere tra boschi di querce, agrifogli, paesaggi quasi dolomitici, montagne e immense vallate. Un’avventura adatta a tutti, in un viaggio straordinario alla scoperta della natura. Il paesaggio è un mosaico di blocchi di roccia di natura calcarea ma anche argilloso-sabbiosa con colori differenti. E tra le immense vallate e alte vette che sfiorano i 2000 metri si trovano i timidi ed agili daini, la specie di ungulati presente tra queste montagne. Lungo il suggestivo sentiero naturale di Piano Cervi, che cambia rapidamente scenari salendo di quota, con un pò di fortuna e pazienza si incontrano gruppetti di daini nascosti nel fitto bosco che incuriositi e al tempo stesso timorosi osservano il visitatore. Sugli ampi versanti delle vallate, a distanza, si possono intravedere anche esemplari di maschio adulto caratterizzati da ampi e maestosi palchi. Un luogo davvero unico e speciale per entrare in contatto con la natura selvaggia del parco e dei suoi animali.


3 Maggio - Madonie: Pizzo Carbonara, la vetta più alta delle Madonie

Sabato 3 maggioLivello di difficoltà: medio (3/5)Dislivello: 400mEscursione non adatta a chi ha problemi di respirazione e/o di vertiginiDa portare: abbigliamento a strati, scarpe da trekking, bastoncini, binocolo (chi lo possiede) per avvistare meglio gli animali, cibo, acquaContributo 20,00€Pizzo Carbonara, con i suoi 1979 metri sopra il livello del mare, è la vetta più alta delle Madonie che sovrasta la natura circostante e si staglia nel cielo. Caratterizzato da durissima roccia calcarea corallifera il complesso montuoso è formato dalle stesse formazioni carbonatiche di Monte Cervi. Questo gioiello geologico permette di scoprire diverse tipologie di ambienti: dai suggestivi boschi di faggio che tempestano il paesaggio roccioso, alberi secolari e panorami davvero unici. E dalla vetta di Pizzo Carbonara si possono ammirare le montagne circostanti, il mare e una straordinaria vista dell'Etna. Qui siamo sopra le nuvole dove tutto sembra sospeso. Poi proseguendo nel percorso si può ammirare dall'alto il laghetto Mandria del Conte, attraversare boschi e vallate. Pizzo Carbonara, come molti punti delle Madonie è la casa dei daini che nascosti tra i boschi possono incrociare il nostro sentiero. Un'escursione davvero unica e mozzafiato che regala emozioni impareggiabili in ogni momento alla scoperta della natura selvaggia.


14 Giugno - Cascata dell'Aranciara, un gioiello dei Peloritani

Sabato 14 GiugnoLivello di difficoltá: facile/medio (2/5) Lunghezza percorso: 6 km Dislivello: nessunoTipo di percorso: trekking fluviale leggero sul letto del fiume dove l'acqua arriva alla caviglia/polpaccioNote: Escursione non adatta a chi ha problemi di deambulazioneContributo: 20,00€Cosa portare: abbigliamento a strati, sandali da trekking o scarpe da fiume, telo, costume da bagno, cibo, 1,5 litri di acqua Nel cuore dei Peloritani si trova una suggestiva e alta cascata dalle acque cristalline, la cascata dell’Aranciara. Le acque sono quelle del torrente Agrò che hanno formato nel corso del tempo le gole dell'Aranciara o gole di San Giorgio. Siamo sul versante ionico dei Peloritani e della Montagna Grande che domina la vallata d'Agrò dove si origina l'omonima fiumara che scolpisce il paesaggio in forma selvagge e impervie. La cascata, alta circa 25 metri, è incastonata tra le splendide rocce sedimentarie della vallata ed è caratterizzata da acque pure e cristalline con la presenza del granchio di fiume, un bioindicatore ambientale che fa comprendere l'alto livello di qualità ambientale delle acque.


26 Luglio - GOLE DELLA SANTISSIMA NELLA RISERVA FIUMEDINISI

Livello di difficoltà: facile/medio 2/5Lunghezza del percorso: circa 6/7 kmDislivello: nessunoNote: escursione non adatta per chi ha problemi di deambulazione, richiesta agilitàContributo: 20,00€Descrizione:Nel cuore della riserva Fiumedinisi, tra i monti Peloritani, sono custodite delle gole straordinarie dal fascino primordiale note come Gole della Santissima o Valle degli eremiti. La formazione geologica, di roccia metamorfica racconta la storia naturale di un luogo molto antico dove le gole sono molto profonde, segnate da verticali pareti rocciose ricoperte di muschio e felci. Le gole sono solcate dalle acque azzurre e cristalline del torrente che lungo il suo percorso crea numerose piccole cascate. Un'avventura unica alla scoperta della natura selvaggia dove si percorre l'interno della gola tra rocce e piccoli passaggi in acqua.Cosa portare: abbigliamento a strati, acqua, pranzo al sacco, sandali da trekking, telo


12 LUGLIO - Pantalica, torrente Calcinara dal mulino arabo all'acquedotto greco

Livello di difficoltà: Difficile (4/5))Dislivello: 150 mIl percorso si svolge lungo il letto del torrente Calcinara e comporta numerosi guadi e attraversamenti di piscine d'acqua dove è NECESSARIO nuotareNote: per questa escursione è OBBLIGATORIO saper nuotareCosa portare: sacca stagna, costume, sandali da trekking, snack, acquaContributo: 30,00€Descrizione:Tra le azzurre acque cristalline del torrente Calcinara andremo alla scoperta di uno degli angoli di paradiso più belli delle riserva naturale di Pantalica. Tra rocce da scavalcare e guadi da compiere l'avventura sarà all'insegna della scoperta e del contatto più vero con la natura. Tra piscine di acqua naturali e scorci paradisiaci delle strette gole del Calcinara si scopriranno le meraviglie dell'ecosistema fluviale. Qui gli antichi greci hanno lasciato tracce del loro passaggio con il canale Galermi, antico acquedotto scavato nella roccia carsica, che serviva per portare l'acqua a Siracusa.


9 agosto - Pantalica al tramonto, sotto le stelle degli Iblei

Livello di difficoltà: facile (1/5)Dislivello: pianeggianteLunghezza del percorso: circa 8 kmTipo di percorso: su sentiero lineareCosa portare: abbigliamento a strati, acqua, cena al sacco, telo da pic nicContributo 20,00€Descrizione: La valle dell’Anapo nel tratto da Cassaro a Palazzolo Acreide permette di addentrarsi nella natura selvaggia del canyon di Pantalica con un sentiero molto panoramico che si snoda a fondo valle in una scoperta unica e continua. Il sentiero è l'ex linea ferroviaria che a inizio del Novecento venne realizzata per collegare i vari paesi circostanti, passando in mezzo alla vallata tra gallerie e panorami mozzafiato. Oggi il percorso fortunatamente è stato adattato a sentiero naturalistico e ci permette di esplorare la valle costeggiando l'Anapo. Si tratta del fiume che nel corso dei millenni ha modellato le pareti rocciose del canyon con la sua forza erosiva e famoso per la trasparenza delle sue acque tanto che il nome, di origine greca, significa invisibile. E tra panorami mozzafiato delle vallate degli Iblei, la natura selvaggia si percorrerà questo sentiero fino alle ultime luci del tramonto, ritornando al punto di partenza con le torce, sotto le stelle di Pantalica.


23 agosto - Alla scoperta del fiume Cassibile tra laghetti e tramonti unici

23 agosto Livello di difficoltà: medio (3/5)Dislivello: 300 mTipo di percorso: su sentiero pietrato, rocce, fiume, guadiCosa portare: sacca stagna, costume, sandali da trekking, acqua e snackContributo: 20,00€Descrizione:Tra i numerosi luoghi naturali da visitare del canyon di Cavagrande del Cassibile c'è il sentiero Mastra Ronna, uno dei più articolati, ma suggestivi percorsi che permette di addentrarsi nella natura selvaggia e incontaminata del canyon. Attraverso una discesa che riprende le antiche mulattiere di roccia calcarea si arriva al verdeggiante paesaggio della vegetazione ripariale oltre il quale si nasconde il fiume Cassibile in tutto lo splendore delle sue acque cristalline che nel corso dei millenni hanno eroso la roccia e formato numerosi laghetti terrazzati. Il colore dell'acqua è tra l'azzurro e il verde smeraldo proprio perché la sua trasparenza riflette il verde della vegetazione circostante. Gli ampi bacini, chiamati anche marmitte dei giganti, sono caratterizzati da limpide acque al punto tale da riuscire a vedere i fondali rocciosi. Dal fondo valle il fiume traccia scenari naturali selvaggi nascondendo numerosi laghetti incastonati tra le bianchissime rocce.


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